Tra le conseguenze che il Coronavirus ha portato nelle nostre abitudini, c'è senz'altro l'adottare comportamenti di convivialità ai quali non eravamo avvezzi.
Nei luoghi di lavoro dove lo spazio è condiviso con altre persone, è ancor più necessario seguire le nuove disposizioni per evitare contagi ed anche di incorrere in sanzioni applicabili in caso di violazione delle misure restrittive imposte dai recenti Dpcm volti a contrastare la diffusione del Covid-19.
Lavorare in coworking è tutt'ora possibile senza abbandonarsi a inutili atteggiamenti di panico.
Ovviamente sono necessari buon senso e le dovute accortezze. Adottare misure significative per mantenere sicurezza degli spazi e per assicurare condizioni di igiene e comportamenti compatibili con la situazione attuale.
Gli spazi di lavoro, soprattutto quelli comuni, sono soggetti a sanificazione periodica e pulizia giornaliera con appositi detergenti. È necessario l'utilizzo di mascherine chirurgiche, guanti, detergenti per le mani, disinfettanti, fino a nuova disposizione.
Per quanto riguarda la distribuzione degli arredi, i consigli per una convivialità attuabile possono essere i seguenti:
• le scrivanie dovranno essere distanziate o ridotte di numero per assicurare la distanza tra gli utenti
• i tavoli di gruppo e molti hot desk saranno sospesi a favore di postazioni individuali distanziate
• l'utilizzo delle sale riunioni è limitato al numero di persone con cui è possibile mantenere lo standard previsto
• l'ingresso negli spazi dovrà essere contingentato, al fine di garantire le distanze di sicurezza, l'areazione e le procedure di sanificazione
• attrezzare gli ambienti con dispenser di amuchina e antibatterici.
Ad inizio anno, in tempi ancora "non sospetti", una azienda che possiede una mansarda in un edificio dell'hinterland bolognese, mi ha chiesto una consulenza di restyling che preveda una nuova distribuzione degli spazi a disposizione.
Si trattava di una grande stanza che non veniva utilizzata da lungo tempo e per la quale si stava valutando di affittarla creando un open space dedicato al coworking.
Il progetto ha visto la proposta di tre soluzioni ispirate alle soluzioni d'arredo di tre brand affermati, differenti per stile e budget, come mi era stato chiesto.
Le idee hanno pienamente risposto alle aspettative del committente.
L'utilizzo di pannelli fono assorbenti, la creazione di aree ad uso individuale, uno stile ricercato e di pratico realizzo hanno caratterizzato ognuna delle ipotesi presentate.
Per allineare i progetti alle nuove disposizioni Covid19, sarà necessario un up-grade che valuteremo di realizzare appena la situazione socioeconomica lo renderà possibile.
Nelle slide che accompagnano questo articolo, si possono vedere le idee che ho selezionato per il progetto d'arredo nelle aree studio/lavoro dell'open space.
Le soluzioni proposte prevedono l'utilizzo di mobili e complementi delle maison USM, LagoStore e 100x100 Factory che ho trovato particolarmente adatti allo stile ed allo scopo individuati.
Per una consulenza di restyling dedicata al tuo ufficio, studio professionale, ambulatorio medico o veterinario, compila il form contatti e ben volentieri daremo un rapido riscontro alle tue richieste.