Nella Giornata Mondiale della Fotografia desidero augurare a tutti noi di far tesoro delle esperienze fatte, di essere orgogliosi di quel che abbiamo costruito, di non arrenderci, di rinnovarci e soprattutto... di continuare a trasmettere emozioni autentiche e genuine attraverso la cura e l'originalità dei nostri scatti!
Forse non tutti sanno che oggi, 19 agosto, si festeggia la Giornata Mondiale della Fotografia.
La scelta del 19 agosto è stata presa nel 2010 su proposta del fotografo australiano Korske Ara, noto per i suoi coloratissimi scatti alla natura più selvaggia.
La data coincide con la nascita del dagherrotipo, cioè il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini messo a punto dal francese Luis Jacques Mandè Daguerre nel 1837.
Fino a quella data, per avere una riproduzione su stampa, era necessario pitturarla.
Quello che per noi oggi è una pratica elementare con i dispositivi tecnologici che abbiamo in mano costantemente, allora era una vera e propria impresa!
Scrivere con la luce. Questo è il suggestivo significato della parola fotografia, dal greco photos (luce) e graphìa (scrittura).
Ai suoi esordi fu accolta dal pubblico alla stregua di una magia, per arrivare ai giorni nostri in cui è parte della nostra quotidianità tramite gli smartphone.
Si tratta indubbiamente di una tecnologia che non smette di affascinare e che ogni giorno sviluppa nuove potenzialità.
È tutta una questione di argento e sale, l'avreste mai detto?
Ebbene sì, l'antenato della vera e propria fotografia era appunto il dagherrotipo, frutto degli esperimenti dello scenografo francese Louis Jacque Mandè Daguerre.
Essa non era altro che una lastra coperta di argento posizionata davanti al soggetto da riprendere.
Questa, dopo essere stata esposta ai vapori dello iodio e fatta riposare in camera oscura, veniva lavata con sale marino e mercurio per interrompere il processo di ossidazione.
Et Voilà, il gioco è fatto!
Semplice da dire al giorno d'oggi, ma all'epoca è stata una vera e propria rivoluzione.
Per avere i dispositivi fotografici più maneggevoli si deve aspettare il 1880, anno in cui viene abbandonato l'uso del collodio per fare spazio alla gelatina al bromuro d'argento.
Nasce così la prima macchina fotografica portatile Kodak pubblicizzata con la frase: «Premete il bottone, noi faremo il resto».
Vengono perciò abbandonati i pesanti e complicati macchinari utilizzati fino a quel momento.
Nel 1891 è invece il turno della celluloide che inizia a essere utilizzata come supporto per i negativi.
Dopo oltre 100 anni dalla prima fotografia, invece, arrivano finalmente quelle a colori e nel 1948 l'imprenditore statunitense Edwin Land inventa la Polaroid: da quel momento diventa possibile fare fotografie e averle subito in mano grazie alla classica "sventolata" per svilupparle.
Le persone comprano la casa della quale si innamorano, mettiamola in bella mostra! Questo il diktat per un annuncio immobiliare performante.
La buona preparazione degli immobili, in vendita o in affitto, attraverso la tecnica dell'home staging consente di creare scenografie di vero effetto.
Pubblicizzarle professionalmente con un servizio fotografico ad hoc permette di massimizzare l'investimento e catturare l'attenzione del potenziale acquirente nel minor tempo possibile.
Per farlo realizzo allestimenti accattivanti e racconti fotografici funzionali ed emozionali che ne diano prestigio, ne descrivano gli spazi, valorizzino i punti di forza, ne mostrino l'atmosfera che induca all'acquisto.
Tutti gli interventi di home staging si concludono con la consegna di un book fotografico che comprende scatti ad alta risoluzione in formato digitale che aiutano a pubblicizzare l'immobile e a distinguerlo dalla concorrenza.
È un lavoro che richiede impegno e attenzione e che amo fare con estrema cura e passione!
La continua formazione specifica per la fotografia d'interni ed immobiliare, mi permette di sapere esattamente quali dettagli mostrare, quando fare gli scatti, come sfruttare al meglio la luce naturale e come raccontare l'immobile con immagini realistiche e d'impatto.
Nella pratica, colgo il bello da ogni immobile per garantire la massima visibilità ed amo farlo con il cuore.
Solo così posso trasmettere l'emozione che provo nel dar vita agli ambienti che allestisco e fotografo.